La crisi del Covid-19 evidenzia le sfide del controllo della qualità dell’aria all’interno degli edifici.
- biologici: acari, muffe, piante, virus, batteri ecc.
- prodotti chimici: prodotti per la casa e per l’igiene, pitture, vernici, mobili in truciolare, insetticidi, ecc.
- fisici: particelle, nano-particelle, radon, ecc.
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EBP, Tossicologo Ambientale
Tuttavia con un adeguato apporto di aria fresca, la probabilità di essere contagiati o internamente aggrediti, si riduce notevolmente.
All’esterno il rischio di contaminazione è molto più basso a causa della mobilità delle persone e della continua miscelazione dell’aria.
Molto spesso la semplice apertura delle finestre non è però sufficiente a garantirci un’aria di qualità negli ambienti. In termini di qualità dell’aria interna possiamo fare molto per ottenere un’aria di buona qualità, con misure che rafforzano l’apporto di aria buona ed energizzata e riducono il rischio di diffusione di virus e batteri attraverso sistemi semplici e efficienti.
Nelle scuole, ad esempio, l’implementazione di un dispositivo filtrante, ionizzante e rigenerante dell’aria riduce i rischi per la salute, come in altri ambienti con un ricambio d’aria ridotto.
Il giusto trattamento dell’aria in un edificio è essenziale per garantire una buona qualità dell’aria interna e una migliore salute degli occupanti del luogo.